ZONA della RISOLUZIONE
ZONA della RISOLUZIONE
Introduzione all’Edizione Italiana
di Camillo Ricordi
“Combatti subito l’infiammazione … e proteggiti da una causa silenziosa di malattie cardiache, cancro, demenza, diabete di tipo 2 e altre ancora. L’infiammazione è una parte vitale del sistema di difesa contro le infezioni del nostro corpo, che sostiene la nostra sopravvivenza combattendo microbi ostili e curando le nostre ferite. Ma c’è un altro tipo più insidioso di infiammazione che devi conoscere. L’infiammazione cronica di basso grado, del tipo che continua a danneggiare silenziosamente per anni, a nostra insaputa, che può colpire quasi chiunque e contribuire a malattie cardiovascolari, cancro, diabete di tipo 2 e altre condizioni. Sorprendentemente, tre persone su cinque in tutto il mondo muoiono di una malattia che è stata collegata all’infiammazione”. Quando ricevi una email con questo tipo di messaggio da esperti di medicina della Harvard Medical School, ti rendi conto che ormai anche gli ultimi critici di Barry Sears si stanno arrendendo alle evidenze scientifiche sempre piu’ convincenti che consacrano le sue teorie e ipotesi basate su criteri di buon senso … di “wellness medicine” come la definisce lui, piuttosto che la piu’ ortodossa e consacrata “evidence based medicine”.
Quello che definisce un pioniere e un innovatore come Barry Sears sta anche nella sua abilita’ di sostenere ipotesi che prima venivano contrastate dai grandi baroni della nutrizione, e che ora vengono improvvisamente abbracciate, come se anzi fossero loro per primi ad averle proposte. Thomas Kuhn aveva scritto “The Structure of Scientific Revolutions” (La Struttura delle Rivoluzioni Scientifiche), e mi aveva affascinato al punto di diventare il soggetto del mio discorso presidenziale al congresso internazionale della Cell Transplant Society. Kuhn spiegava come il progresso della scienza conduce inevitabilmente a nuove domande, alle quali i ricercatori inizialmente cercano di rispondere entro i canoni del paradigma corrente. Questo perche’ la vecchia guardia, che controlla fra l’altro l’erogazione dei finanziamenti scientifici, difficilmente potrebbe abbracciare una nuova ipotesi rivoluzionaria, che mette in discussione il paradigma da lei stabilito. Col tempo la crisi cresce fino a far emergere il “paradigm shift”, il cambiamento di paradigma, che avviene non tanto perche la vecchia guardia si convince della nuova evidenza, ma piuttosto perche’ muore, si estingue, e viene sostituita da una nuova generazione di scienziati. Ai tempi di Galileo e Copernico un cambiamento di paradigma come il concetto che la Terra ruotasse intorno al Sole, e non viceversa, poteva richiedere secoli. I tempi si stanno fortunatamente accorciando, e spero che il nuovo paradigma introdotto da Barry Sears verra’ presto e inconfutabilmente accettato: l’evoluzione delle nostre diete ha portato a una tempesta nutrizionale perfetta, caratterizzata da questa forma di infiammazione silente, della quale non ci si puo’ accorgere a meno che non si faccia un test. Infatti, a differenza delle forme note di infiammazione che producono sintomi facilmente riconoscibili, come le forme di infiammazione conseguenti a traumi o a infezioni, l’infiammazione silente legata alla dieta non da sintomi, a parte le malattie croniche degenerative che provochera’ nelle decadi a seguire.
Quando anni fa abbiamo lanciato un’iniziativa internazionale senza precedenti per definire diete in grado di prevenire diverse malattie croniche, è stato sorprendente per molti di noi realizzare che in effetti le linee guida e raccomandazioni fossero simili per prevenire non solo il diabete, ma anche le malattie cardiovascolari, le malattie neurodegenerative, l’autoimmunità, o il cancro. Credo che ora ci troviamo in una condizione simile, quando consideriamo strategie che potrebbero prevenire gravi complicazioni di infezioni virali, autoimmunità, allergie e malattie croniche legate all’invecchiamento. Il Diabete di Tipo 1 è solo la punta dell’iceberg dell’ Epidemia di Malattie Autoimmuni, che con circa 100 malattie diverse colpisce quasi il 20% della popolazione negli Stati Uniti, dove la longevita’ e’ diminuita negli ultimi 3 anni, e dove per la prima volta i bambini nati oggi potrebbero vivere meno dei loro genitori.
L’incidenza di malattie croniche continua a crescere, con oltre il 90% degli americani di età superiore ai 65 anni che è affetto da almeno una condizione cronica degenerativa e oltre il 75% di loro che ha 2 co-morbilità. È ora evidente che queste co-morbilità insieme all’età avanzata sono anche fattori di rischio formidabili per lo sviluppo di complicanze gravi delle infezioni da Coronavirus, come il COVID-19.
L’infiammazione cronica indotta dalla dieta sta emergendo come un fattore di rischio significativo che può influenzare l’incidenza e la progressione di molte condizioni degenerative, tra cui obesità, diabete, malattie cardiovascolari, osteo-articolari, neurodegenerative, malattie autoimmuni e cancro, solo per citarne alcune. La longevita’ è aumentata negli ultimi decenni, ma non necessariamente la longevita’ sana (Healthspan).
Un’ alimentazione appropriata e sostanze protettive selezionate potrebbero essere di aiuto per preparare il nostro corpo a resistere meglio non solo alle epidemie di obesita’ e diabete, ma anche alla progressione di malattie legate all’invecchiamento, a infezioni virali come COVID-19 e in caso di infezione come diminuire il rischio di progressione della malattia verso le forme piu’ gravi.
In questa opera Barry Sears porta i concetti introdotti dalle sue opere precedenti a un livello superiore, completando il cerchio della risoluzione dell’infiammazione silente, descrivendo non solo le strategie di nutrizione anti-infiammatoria, ma anche i pilastri della risoluzione dell’infiammazione stessa, dalla prevenzione alla risoluzione, non con farmaci, ma con diete appropriate e fattori protettivi che possano aiutarci a risolverla.
Una volta si diceva che era il nostro patrimonio genetico a determinare la resistenza alle malattie e la spettanza di vita sana … ora si pensa che forse contribuisca al 15%, mentre l’85% e’ determinate da fattori epigenetici. Prolungare la sopravvivenza sana, il cosiddetto healthy lifespan o Healthspan, e’ non solo desiderabile e raggiungibile, ma rappresenta un dovere morale di qualsiasi societa’ moderna e responsabile.
Maggiori investimenti nella prevenzione sono ormai una necessita’ irrinunciabile, criticamente importante come il riscaldamento globale e la sostenibilita’ ambientale del nostro pianeta, se vogliamo sperare in un futuro migliore per i nostril figli e nipoti.
Buona lettura!